Orto lunare – terza edizione

Una esperienza formativa rivolta ad un gruppo di giovani con disabilità della provincia di Terni

Con il sostegno dell'Otto per mille della Chiesa Valdese

concluso

L’orto lunare è un progetto che ha impegnato per nove mesi settimanalmente un gruppo di giovani con disabilità della provincia di Terni che venivano dall’Associazione Aladino di Terni, dal Centro di integrazione di Porchiano, dal Centro il Faro di Narni e dal Centro diurno Girasole di Terni.

E’ stata una esperienza formativa di grande profondità per tutte e tutti noi che l’hanno immaginata, progettata, organizzata e realizzata, ma anche per le bambine e i bambini, le ragazze e ragazzi, le educatrici, educatori e insegnanti che, partecipando alle proposte della casa-laboratorio di Cenci, hanno avuto l’opportunità di incontrare le e gli ortolani lunari che li hanno coinvolti nel lavoro del nostro orto nelle diverse stagioni.
Il progetto, infatti, pur incentrando le proprie attività sulla cura dell’orto, è diventato un’occasione di scambio relazionale e un’opportunità per mettere in atto competenze importanti in questo senso. Per questo si è voluto affiancare le mansioni di cura dell’orto con attività che hanno coinvolto diversi linguaggi.

L’iniziativa, ideata da Roberta Passoni e progettata da Amedeo Siragusa è stata realizzata grazie al coordinamento architettonico e artistico di AlberteThorning Agerskov, che ha disegnato lo spazio dell’orto e realizzato l’installazione in ferro “La luna caduta”.

La terza edizione dell’Orto Lunare è stata realizzata grazie al sostegno dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.

 

Il progetto

“ORTO SINERGICO SIGNIFICA CHE UNA PIANTA AIUTA L’ALTRA”

“Orto sinergico significa che una pianta aiuta l’altra”. Così, con poche parole semplici ed efficaci, ieri Caterina ha spiegato alle bambine e bambini di una quinta primaria di Roma ospiti a Cenci per un campo scuola, il senso dell’Orto lunare che da tre anni accompagna la vita della casa-laboratorio.
Caterina Torre è una delle giovani dei tre centri diurni che partecipano al progetto dell’Orto lunare. E quando ha ricevuto il compenso previsto alla fine di questa terza annualità lo ha così commentato, commuovendoci tutti: “Sono felicissima di questo contributo che ci avete dato, ma non per la somma in denaro, ma per il fatto che per la prima volta mi sento una lavoratrice vera”.

“PER LA PRIMA VOLTA MI SONO SENTITA UNA LAVORATRICE VERA”

In questo breve video di 7 minuti abbiamo cercato di dare l’idea della nostra proposta e della nostra ricerca.
Una ricerca nata da un’idea di Roberta Passoni, che ieri ha visto la conclusione del suo terzo anno di vita con l’assegnazione delle borse lavoro alle e ai giovani partecipanti.
E’ stato possibile realizzare l’Orto, che proseguirà anche nel 2024, grazie al contributo dell’otto per mille messo a disposizione dalla Chiesa Valdese.
Si è così data continuità al progetto di un orto sinergico che vede il coinvolgimento di giovani con disabilità di tre centri diurni della provincia di Terni.
L’iniziativa è stata portata avanti da una ventina di giovani che frequentano i centri diurni “Il Faro” di Narni e “CIRP” di Porchiano, che fanno capo all’USL Umbria 2, insieme ai giovani che frequentano le attività dell’Associazione Aladino ODV.

UN GRUPPO DI GIOVANI CON DISABILITA’ CHE DIVENTANO MAESTRE E MAESTRI ORTOLANI

L’aspetto più interessante del progetto è che nel corso di diversi giovedì – la giornata in cui si lavora all’orto – i giovani provenienti dai tre centri hanno avuto l’occasione di incontrare e far partecipare alle attività dell’orto ragazze e ragazzi, bambine e bambini ospiti dei campi scuola promossi dalla casa-laboratorio, divenendo così maestre e maestri ortolani, protagonisti di un salutare rovesciamento di ruoli. Rovesciamento che intendiamo approfondire il prossimo anno.

LE TRE FONTANE DI BERNARDO

Nella primavera scorsa, inoltre, sono state inoltre inaugurate “Le tre Fontane di Bernardo”, dedicate a Bernardo Rampini, un giovane con disabilità che ha trascorso molte sue estati a Cenci, scomparso improvvisamente nel 2023.
Ringraziamo Roberta Passoni, che ha ideato il progetto, Damiano Bernardini, anima dell’orto fin dal suo inizio che, insieme a Fabio Piccoli e Fiona Sansone, ha seguito il gruppo dei giovani dei tre centri. Ringraziamo Silvia Coppola che organizza le attività, Alberte Agerskov e Julie Lacuelle che hanno progettato “Le tre fontane di Bernardo”, la cui costruzione è stata resa possibile dalla generosità di Simona Casalini, mamma di Bernardo Rampini.

Riprese e montaggio del video sono di Franco Lorenzoni mentre le musiche sono di Tommaso Lorenzoni

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