Il boschetto di Martino ora è salvo

in dieci giorni oltre 200 donazioni ci permettono di salvare, proteggere e continuare a far crescere 400 giovani noci che trent’anni fa erano stati piantati al confine di Cenci.

di Franco Lorenzoni e Roberta Passoni

20 Febbraio 2022

Care amiche e amici della casa-laboratorio,

 

in dieci giorni oltre 200 donazioni ci permettono di salvare, proteggere e continuare a far crescere 400 giovani noci che trent’anni fa erano stati piantati al confine di Cenci.

 

Siamo profondamente grati a tutte e tutti coloro che hanno partecipato a questa raccolta di fondi efficace e rapidissima.

Ci ha emozionato sentire tanta vicinanza verso un luogo che ha ospitato migliaia di bambine e bambini, tante e tanti insegnanti e amiche e amici che hanno contribuito a fare la casa-laboratorio quello che è, insieme alle operatrici, operatori e guide di ogni sorta, che hanno condotto ricerche, campi scuola e laboratori che abbiamo realizzato e sviluppato in quarantadue anni di attività.

 

Ma la cosa più commuovente è accaduta cinque giorni dopo che avevamo lanciato l’iniziativa. Ci ha chiamato dalla Sardegna Alberto Capitta, il papà di Martino, dicendoci che desiderava contribuire all’acquisto del boschetto in un modo particolare. Martino aveva un gruzzoletto di mille euro e con sua moglie Elda ha pensato che poteva essere bello che fosse utilizzato per acquistare una trentina di noci a Cenci.

Martino, insieme a sua sorella Linda, ha frequentato i nostri villaggi educativi estivi per diversi anni. Ma la sua sorte è stata tragica, perché non ce l’ha fatta a vivere e quattro anni fa ci ha lasciati che era ancora un ragazzo.

Di Martino in tanti ricordiamo il sorriso timido, la presenza, l’amore per la musica e la sua dolcezza schiva.

Così d’istinto, senza esitazione, abbiamo cominciato a chiamare questo nuovo luogo di esplorazioni, giochi e osservazioni “il boschetto di Martino”, perché il suo nome risuoni tra i noci che hanno resistito all’abbattimento insensato di 15.000 alberi.

Le forme di vita vegetali e gli alberi mostrano in modo così limpido la ciclicità della vita, da essere forse l’unica forma vivente capace di evocare l’immortalità.

 

Siamo grati a Elda e Alberto e alle sue sorelle Linda e Alice per il pensiero che hanno avuto, che ha dato un senso più profondo a questa piccola azione collettiva.

Ciò che è accaduto in questi dieci giorni accresce la nostra responsabilità nel progettare e realizzare con cura le iniziative educative della casa-laboratorio in questo periodo difficile, così pieno di sofferenze.

Speriamo che tante bambine e bambini, ragazze e ragazzi e insegnanti possano continuare a compiere qualche passo della loro crescita qui, anche tra i noci del boschetto di Martino.

Abbiamo raggiunto la cifra di 12.000 euro necessaria all’acquisto dell’ettaro di terra dove si trovano i 400 noci e vi terremo informati.

 

Un abbraccio da Cenci

Franco e Roberta

Condividi questo articolo